mercoledì 9 marzo 2011

Statistiche giudiziarie 2010: i procedimenti pregiudiziali non sono stati mai trattati così rapidamente

Statistiche giudiziarie 2010: i procedimenti pregiudiziali non sono stati mai trattati così rapidamente
Nel contempo, il numero di cause promosse non cessa d’aumentare e raggiunge quest’anno un livello senza precedenti
In tutta la storia dell’istituzione, mai tante cause sono state portate dinanzi ai tre organi giurisdizionali della Corte di giustizia dell’Unione europea: 1 406 cause sono state promosse quest’anno. Tale cifra testimonia l’aumento costante del volume del contenzioso dell’Unione. Si sottolinea del pari un’altra forte tendenza nel 2010: la diminuzione globale della durata dei procedimenti.
La Corte
La Corte è stata adita nel 2010 con 631 nuove cause, il che rappresenta un aumento molto considerevole rispetto al 2009 (562 cause) e costituisce il numero più elevato di cause proposte nella storia della Corte. La situazione è identica per quanto riguarda le domande di pronuncia pregiudiziale. Il numero di procedimenti pregiudiziali proposti quest’anno è, per il secondo anno consecutivo, il più elevato mai raggiunto e, rispetto al 2009, in aumento del 27,4% (385 cause nel 2010 rispetto a 302 cause nel 2009).
La Corte ha definito 574 cause nel 2010, cifra che rappresenta una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (588 cause definite nel 2009).
Per quanto riguarda la durata dei procedimenti, i dati statistici si rivelano molto positivi. Così, relativamente ai rinvii pregiudiziali, tale durata è di 16,1 mesi. Un’analisi comparativa mostra che, per tutto il periodo relativamente al quale la Corte dispone di dati statistici affidabili, la durata media di trattazione delle cause pregiudiziali ha raggiunto il suo livello minimo nel 2010. Quanto ai ricorsi diretti ed alle impugnazioni, la durata media di trattazione è stata, rispettivamente, di 16,7 mesi e di 14,3 mesi (a fronte di 17,1 mesi e di 15,4 mesi nel 2009).
Il Tribunale
Dal punto di vista statistico, l’anno 2010 è stato contraddistinto da diverse tendenze. La prima tendenza è il forte aumento del numero di cause promosse, che passa da 568 (nel 2009) a 636 (nel 2010), livello mai raggiunto sino ad ora. La seconda tendenza è costituita dal mantenimento del numero di cause definite, sensibilmente superiore a 500 (527 cause definite). Tale risultato non è stato tuttavia sufficiente a contenere l’aumento del numero delle cause pendenti, che è di 1 300 cause al 31 dicembre 2010. La terza tendenza riguarda la durata del procedimento, criterio essenziale di valutazione dell’attività giurisdizionale. Per effetto dell’enfasi posta sulla celerità di trattazione delle cause, tale durata si è significativamente ridotta, in media di 2,5 mesi (passando da 27,2 mesi nel
2009 a 24,7 mesi nel 2010). Tale diminuzione è ancora più sensibile per quanto riguarda le cause definite con sentenza nelle materie che si collocano, a partire dalla creazione di quest’organo giurisdizionale, al cuore del contenzioso del Tribunale – ossia le materie diverse dalle impugnazioni e dalla proprietà intellettuale – per le quali si è registrata una riduzione di più di sette mesi nella durata del procedimento.
Il Tribunale della funzione pubblica
Le statistiche giudiziarie del Tribunale della funzione pubblica mostrano un notevole aumento del numero delle cause promosse nel 2010 (139 cause, a fronte di 113 nel 2009).
Dal canto suo, il numero di cause definite (129) è inferiore a quello dell’anno precedente (155).
Il numero di cause pendenti è in leggero aumento rispetto all’anno precedente (185 cause al 31 dicembre 2010 a fronte di 175 al 31 dicembre 2009). La durata media del procedimento è del pari in aumento (18,1 mesi nel 2010 a fronte di 15,1 mesi nel 2009).
Non sembra tuttavia che tali cifre rispecchino una tendenza strutturale.